
Casa paterna di Pietro Vannucci detto il Perugino
Pietro Vannucci detto il Perugino, Casa paterna
In piazza Plebiscito, all’angolo con via Vittorio Veneto, sorgeva l’edificio che fu la casa paterna di Pietro Vannucci detto “il Perugino”. Fu qui che l’artista trascorse la propria infanzia e prevalentemente visse fino al suo trasferimento a Firenze.
Alla morte del padre Cristoforo, Pietro ereditò la dimora insieme ai fratelli Giacomo e Giovanni, che la divisero in tre porzioni. La parte attribuita al Perugino, dopo la morte di costui, sarebbe stata venduta dai figli ai relativi cugini come «casa di solita abitazione del Maestro Pietro Pittore di Cristoforo Vannucci».
Una serie di passaggi di proprietà fecero quasi “dimenticare” ai pievesi la dimora del loro figlio artistico prediletto.
Solo nel 1915, monsignor Fiorenzo Canuti, canonico della Cattedrale e profondo studioso della storia locale, all’esito di accurate ricerche concluse che la casa paterna del Perugino era «daccapo alla strada del Vecciano, nel Terziere Borgo Dentro, nei confini della Piazza Pubblica, confinante con la casa di Gervasio di Guglielmo di Ser Matteo e, dalla parte di dietro, con la casa degli eredi di Nicola di Francesco Brizi».
Il 13 ottobre 1923, vi fu finalmente apposta una lapide in pietra con effige in bronzo, fissando a imperitura memoria il luogo ove si svolse la parte iniziale della vita di uno dei maggiori artisti italiani di ogni tempo.