Montepulciano. Rinascimento e Vino Nobile

Scritto il 03/06/2020
da Lorenzo Berna


Montepulciano è posto in posizione dominante sulla parte nord occidentale della Val di Chiana toscana, in provincia di Siena
Di origine etrusca e fondata, secondo la leggenda da Porsenna, lucumone di Chiusi, Montepulciano è un composto di Monte e Policiano, Polciano o Pulciano, dall'etrusco purth che significa comandante, generale, condottiero, dittatore, magistrato.
Da questo termine deriva anche il nome di Porsenna, che non era il vero nome del famoso lucumone di Chiusi, ma lo divenne per antonomasia da purth che si pronuncia Purz, da cui purthna, il luogo di Porsenna.
Il centro abitato ha caratteristiche di borgo medievale a forma di "S" ed è racchiuso entro tre cerchia di mura, costruite tutte verso il XIV secolo.
Nel XII secolo la Repubblica di Siena, volendo sottomettere Montepulciano, libera e ricca, dette inizio ad una serie di guerre, che i Poliziani affrontarono con l'aiuto di Perugia e di Orvieto, ma più assiduamente e con esiti alterni, con l'appoggio di Firenze.
All'inizio del XIII secolo la vitalità della città, promossa dall'intraprendenza della borghesia mercantile, manifatturiera e agricola, prese ad attirare le mire sia di Firenze che di Siena.
Il Trecento fu segnato da forti contese per il potere tra le famiglie maggiori; una relativa stabilità si ebbe sotto la Famiglia Del Pecora che, divisi al loro interno nell'appoggiare Firenze, Siena o Perugia, divennero Signori di Valiano e tiranni di Montepulciano.
Nel 1390 Montepulciano si alleò stabilmente con Firenze, cui premeva disporre di un caposaldo strategico a sud di Siena.
Dagli inizi del Quattrocento a metà del Cinquecento, Montepulciano ebbe il proprio periodo aureo, scandito da stabilità politica, prestigio culturale, fioritura artistica.
Il XV secolo fu l'epoca dell'umanista Bartolomeo Aragazzi, segretario apostolico di Papa Martino V e del poeta Angelo Poliziano. Un eccezionale fervore edilizio contrassegnò il XVI secolo: architetti quali Antonio da Sangallo il Vecchio, Jacopo Barozzi detto Vignola, Baldassarre Peruzzi, Ippolito Scalza eressero sontuose dimore patrizie, splendide chiese e diversi punti del centro urbano furono abbelliti.
In questo periodo visse il cardinale Marcello Cervini, che sedette sul soglio pontificio per soli 28 giorni con il nome di Marcello II.
Nel 1511, i Poliziani, conclusa la definitiva pace con i Fiorentini, incisero sulla porta e sull'architrave della sala del consiglio la seguente iscrizione: Recuperatio Libertatis, A.D. 1511.
Dal 1559, con la sottomissione di Siena al principato mediceo, Montepulciano perse parte della rilevanza strategica e politica passata, ma mantenne il prestigio.
La bonifica della Val di Chiana favorì la ricolonizzazione agricola del fertile fondovalle e con l'Unità d'Italia, Montepulciano s'impose come principale mercato agricolo dell'area.